La moto da flat track è la tendenza degli ultimi anni.
Amata da chi ancora vede nella moto un mondo fatto di adrenalina e divertimento.
Si tratta di tipologie di moto con zero fronzoli e ridotte all’essenziale.
Sono ispirate a un tipo di corse (il Dirt Track) nato all’inizio del secolo scorso negli Stati Uniti, dove si diffusero a partire dagli anni Trenta.
Ma perché questi modelli stanno invadendo la scena delle moto special?
Te lo spiego tra poco, prima facciamo una breve intro sulla disciplina sportiva che ha lanciato questa moda negli USA e ora anche da noi.
Cos’è il Dirt track
Il Dirt Track è una disciplina spettacolare di origine americana dove la moto è costantemente di traverso.
Il Dirt Track si divide in due discipline:
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- Flat Track: si corre su circuiti ovali da percorrere in senso anti-orario con lunghezza variabile dai 150 metri (Short Track) ai 1000 metri (Long Track) di perimetro. Le moto in pista non hanno il freno anteriore.
- TT: si corre in circuiti misti con curve verso destra/sinistra e con possibilità di salti di facile entità. Il Ranch di Valentino Rossi è un esempio di circuito TT (la Dainese ha anche organizzato una due giorni chiamata “RIDING MASTERS FLAT TRACK VR46 MOTOR RANCH”). L'uso del freno anteriore in questo caso è consentito.
Il Dirt track si sta diffondendo anche in Italia (negli USA è famoso da tempo) perché, oltre a essere divertente, allena la sensibilità del pilota.
Inoltre è una disciplina accessibile anche agli amatori, dal momento che non è troppo pericolosa, considerate le velocità raggiunte, solitamente non superiori ai 100 km/h.
Moto da flat track: caratteristiche
Le moto da dirt track odierne riprendono quelle usate nelle competizioni e posseggono una serie di elementi differenzianti:
- Manubri larghi (maggiore controllo in derapata)
- Seduta ribassata e concepita per favorire il controllo del posteriore
- Ruota da 19 pollici montata sia sull’anteriore che sul posteriore (per garantire maggiore stabilità e controllo nella guida in controsterzo)
- Telaio ultra flessibile
- Assetto ribassato sia nell’avantreno sia nel retrotreno
- Piastre sterzo, piedini forcella e leveraggi specifici
- Sospensioni con tarature e personalizzazioni dedicate
- Assenza di freno anteriore
Come trasformare la moto da cross in moto da flat track
Se hai una moto da cross puoi anche trasformarla in una moto da flat track con una serie di modifiche.
La rimozione del freno anteriore andrà fatta solo se vuoi una moto da flat track a tutti gli effetti, ma puoi mantenerlo se hai voglia di cimentarti anche sui circuiti TT.
La differenza sostanziale è la rimozione delle ruote che vanno sostituite con cerchi e gomme da 19 pollici.
Inoltre, per ottenere una moto da flat track dovrai ribassare l’avantreno della tua moto da cross di 13-15 cm. Dovrai indurire l’idraulica e le molle e frenare maggiormente l’estensione.
E per il retrotreno? Ecco le modifiche generali:
- abbassalo di 4-7 cm (misurato alla sella)
- indurisci l’idraulica
- sostituisci la molla
- frena l’estensione
Con questo assetto avrai maggiore aderenza, guidabilità e minori trasferimenti di carico.
La trasformazione della moto da cross in moto da flat track inoltre può coinvolgere il motore (a erogazione lineare), il manubrio, le piastre di sterzo (presentano un maggiore offset), la sella e anche il kit di trasmissione finale (meglio evitare catene con O-RING in quanto assorbono potenza).
I dettagli da curare sono davvero tanti e coinvolgono ogni parte della moto, tanto che ci sono servizi appositi di officine che ti convertono la moto da cross in moto da flat track.
Modelli di moto Flat Track
Dalla Indian FTR 1200, alla Mash 650 fino alla Scrambler Ducati Full Throttle: negli ultimi anni i modelli di moto simil Flat track stanno proliferando.
Un po’ come è successo per le moto scrambler e café racer, il mondo delle moto special del futuro pesca ancora dal passato.
Io personalmente apprezzo molto la Fantic Caballero Flat Track 125, la prima vera “Flat Track” omologata per uso stradale.
Linee semplici e leggere, con la placca "Caballero" sul serbatoio identica a quella di quarant'anni fa. La fiancatina laterale ha una tabella portanumero, che riporta il 19 (un rimando alla caratteristica misura dei cerchi Flat Track).
Tanta roba ragazzi, soprattutto per chi deve orientarsi nella scelta della prima moto.
Se poi consideri che le moto Fantic montano ingranaggi PBR, hai un’ulteriore garanzia di sicurezza.
PS. in foto puoi vedere la moto di Francesco Cecchini (instagram: @cecco_racing_10): 6 volte campione del mondo di Flat Track Racing e partner PBR.
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